ILCAIRO - Appunti di viaggio

Nel recente viaggio che ci ha portato al Cairo (Feb.2010) abbiamo potuto provare sentimenti molto contrastanti. Sapevamo che si trattava di una città molto popolosa ma nella nostra esperienza di "Cittadini del Mondo" non era certo la prima che visitavamo di tale densità!
Eppure colpisce il tasso di entropia regnante in questo agglomerato urbano...
l'abusivismo edilizio imperante con edifici non completati, infissi vriegati o perfino assenti.. il traffico non governato da alcun cartello stradale o segnaletica ma solo dagli incessanti BIIP dei clacson di macchine vecchie o vecchissime.

Il tentativo di conquistare un taxi all'uscita del Khala Khalili (Bazar) si è rielvato più emozionante di qualsiasi previsione... incappati in un procacciatore che ci proponeva una tariffa da noi non ritenuta congrua ci dirigiamo verso un taxi che ci offre un prezzo accettabile. Ma non siamo i soli ad aprire la portiera. Il procacciatore evitato infatti si avvicina alla portiera dell'autista che nell'urlargli qualcosa nella sua lingua esce e lo allontana, ma ecco sopraggiungere un poliziotto che lesto infila la mano dal finestrino e gli molla un sonoro ceffone. Noi basiti nei sedili posteriori e l'autista senza perdere tempo accelera e vola via imprecando (almeno deduciamo!): il tutto si è svolto in un minuto e mezzo.. ci rimane la curiosità di sapere quale regola morale o codificata il nostro taxi abbia infranto o che magari noi stessi abbiamo indotto a profanare ma non potremo saperlo mai.

Dell'Egitto abbiamo conservato la percezione che è un territorio dai tesori naturali ed archeologici inestimabili le cui ricchezze siano ingiustamente riaprtite fra pochi locali e molti forestieri. La maggior parte della popolazione è tenuta volontariamente fuori dal sistema turistico ed i pochi ai quali è consentito accedere dai grandi operatori stranieri sono molto fortunati. I ricchi stipendi rispetto a chi ne è tagliato fuori fanno sì che tali operatori locali contribuiscano a non far avvicinare i ricchi turisti alle genuine realtà locali preferendo letteralmente traghettarli da un sito archeologico all'altro senza mai concedergli occasione di commistioni.

E' un vero peccato che un popolo che è portatore di un'eredità culturale così prestigiosa non sia oggi capace di dettare le regole del turismo in casa propria. Il governo che gestisce e fa gestire questo business internazionale dovrebbe curarsi maggiormente di mantenere una maggiore identità ed orgoglio nazionale nel suo settore turistico scendendo a migliori patti con gli operatori stranieri che pur risultano indispensabili per cumulare le risorse da investire in scavi e manutenzione degli stessi siti archeologici.

Al fine di avere esperienze più autentiche e appaganti in Egitto consigliamo viaggi indipendenti, sicuramente più faticosi e meno comodi ma certamente più "local friendly"!


Lettura di viaggio consigliata: "Il vicolo del Mortaio" del premio nobel Nagib Mahfuz, edito da Feltrinelli. L'autore ci racconta le singole storie degli abitanti di un vicolo del Cairo che spesso si intrecciano fra loro.

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